Qual è la differenza tra marchio registrato e trademark?
La tutela delle opere di ingegno è fondamentale per chi ha investito tempo e risorse nel realizzarle.
Per un’impresa, alcuni dei suoi asset più preziosi sono proprio i titoli di proprietà intellettuale: i brevetti proteggono l’innovazione e i marchi l’immagine, e insieme rendono unica e riconoscibile l’offerta di prodotti e servizi.
Pensiamo a un iPhone: la tecnologia e i design brevettati da Apple sono tanto importanti quanto la silhouette della mela morsicata e lo slogan Think Different, che hanno permesso di rendere immediatamente riconoscibile un prodotto o una pubblicità Apple rispetto ai suoi competitor.
Se un’altra azienda usasse la stessa mela su un proprio computer, Apple subirebbe un doppio danno: da una parte un concorrente guadagna sfruttando la notorietà del brand americano, dall’altra la sua immagine potrebbe uscirne sminuita dall’associazione con un prodotto che non rispetta i suoi standard di qualità e design.
Dietro un semplice simbolo e due parole c’è quindi un enorme valore per l’azienda che li detiene e che va tutelato a tutti i costi: il processo di registrazione del marchio permette di rivendicare la proprietà esclusiva e il diritto d’uso degli elementi che identificano univocamente l’identità, i prodotti e i servizi di un’azienda.
Parole, frasi, loghi e immagini registrati da un’azienda vengono riprodotti accompagnati dal simbolo ®, che indica un marchio registrato. Tuttavia, un osservatore attento potrà notare che questi stessi elementi possono mostrare un ™, ovvero il simbolo di un trademark.
Qual è la differenza tra ® e ™?
Tecnicamente parlando, ® e ™ identificano lo stesso titolo e assolvono alla stessa funzione: tutelare gli elementi identificativi di un’azienda e impedire a terze parti di utilizzarli, sfruttando la creatività di chi li ha inventati e la reputazione costruita sul mercato.
La differenza riguarda lo stato di avanzamento della domanda di registrazione del marchio.
Il simbolo di marchio registrato può essere utilizzato solo dopo la sua concessione da parte dell’Ufficio Brevetti e Marchi competente, al termine del processo di esame e iscrizione sui suoi registri: una volta ottenuto, l’azienda non è obbligata a utilizzare ® in ogni riproduzione del marchio, mentre è vietato usarlo se la procedura non è stata completata.
Poiché il processo di registrazione di un marchio può essere relativamente lungo, l’azienda può decidere di ricorrere al simbolo ™ per rendere noto che la parola, frase, logo o immagine in questione è in realtà un marchio: il simbolo ™ può essere infatti impiegato sia per le domande ancora pendenti sia per quelle già concesse, anche se nel secondo caso si preferisce utilizzare ® per togliere ogni dubbio sull’iscrizione del marchio ai registri degli uffici competenti.
La scritta Coca-Cola su sfondo rosso, la firma di Walt Disney, l’imperativo Just Do It di Nike e lo slogan I’m lovin’ it di McDonald’s: queste immagini e frasi sono riconoscibili in tutto il mondo, praticamente delle icone della pop culture, e hanno quindi un valore immenso per le aziende che ne detengono i diritti, che va tutelato da ogni tentativo di uso improprio con i giusti strumenti e i professionisti più competenti.