L’internazionalizzazione del marchio
Il marchio rappresenta il biglietto da visita, l’immagine dell’azienda. Esso non solo assolve alla funzione di indicatore della fonte imprenditoriale univoca dei prodotti e servizi che contrassegna, ma è strumento privilegiato di comunicazione laddove veicola una molteplicità di messaggi e di informazioni positive sull’azienda ed i suoi peculiari prodotti/servizi, influenzando ed orientando le scelte dei consumatori, in virtù del proprio potere distintivo-attrattivo, così che il legame tra azienda e clientela si rafforza nel tempo, consentendo altresì al marchio stesso di accrescere il proprio valore economico in quanto strumento di produzione di reddito.
Non di meno, l’azienda stessa sarà incentivata a promuovere il marchio anche sui mercati esteri, rispetto ai quali, in una strategia di tutela del proprio marchio, l’imprenditore dovrà tuttavia valutare insieme al proprio consulente marchi quali siano le tutele più adatte e realizzabili, tenendo conto anche degli investimenti necessari per attuarle.
Ad oggi non esiste un marchio “mondiale”, ossia un titolo unitario che conferisca contemporaneamente protezione in tutti gli Stati del mondo. Esiste però il marchio internazionale: l’Ufficio Marchi internazionale OMPI/WIPO, l’Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale con sede a Ginevra, tramite il deposito di un’unica domanda di marchio internazionale, consente al titolare della stessa di depositare il marchio in numerosissimi Paesi aderenti al cosiddetto Sistema di Madrid che regola tale titolo: attualmente sono 114 membri, che coprono ben 130 paesi, e rappresentano oltre l’80% del commercio mondiale.
La presentazione della domanda di registrazione del marchio internazionale può avvenire online, oppure con la mediazione della Camera di Commercio, dell’UIBM, dell’EUIPO o dell’Ufficio marchi nazionale estero, dal momento che viene effettuata presso l’ufficio marchi del paese in cui è stato in precedenza depositato o registrato il proprio marchio. Tali uffici provvederanno ad inoltrare la domanda all’Ufficio Marchi internazionale OMPI/WIPO.
La domanda di marchio internazionale può essere presentata da persone fisiche o giuridiche con cittadinanza, domicilio, sede o operatività in uno dei Paesi aderenti al Sistema di Madrid, a condizione che prima abbiano già depositato o registrato una corrispondente domanda di marchio anteriore.
Nella domanda di marchio internazionale è necessario designare gli Stati membri nei quali si intende ottenere la registrazione del marchio internazionale. Non a caso si parla di “fascio di marchi” dal momento che, tramite la registrazione del marchio internazionale, si possono ottenere singoli depositi di corrispondenti domande di marchio nazionali per tanti Stati nel mondo quanti sono quelli designati nella domanda di marchio internazionale da parte del titolare del marchio, in virtù di una procedura semplificata, centralizzata e meno costosa rispetto a singoli separati depositi nazionali di domande di marchio.
Il titolare della domanda di marchio internazionale può beneficiare dei c.d. diritti di priorità: il deposito di una domanda di registrazione di marchio (nazionale, comunitario o estero), se eseguito come primo deposito, conferisce al suo titolare un diritto di priorità della durata di 6 mesi a partire dalla data di primo deposito per depositare una o più ulteriori domande di registrazione di marchio in uno o più dei 173 Stati aderenti alla Convenzione di Parigi per la tutela della proprietà industriale, incluso il deposito di una domanda di registrazione di marchio internazionale. In questo caso, i diritti di esclusiva della nuova domanda di marchio internazionale, in virtù della priorità rivendicata, avranno carattere retroattivo a partire dalla data effettiva del primo deposito.
La priorità di deposito consente all’imprenditore di riservarsi un periodo di tempo di al massimo di sei mesi in cui magari verificare il successo di un prodotto ed eventualmente estendere la tutela del marchio ad altri Stati.
Ovviamente la scelta degli Stati presso i quali depositare e registrare il proprio marchio deve essere frutto di una strategia concordata con il proprio consulente marchi, in modo da ottimizzare, per quanto possibile, costi e benefici.