Tra putter e driver: come il golf è diventato lo sport con più brevetti in USA
Nel momento in cui un atleta o una squadra gareggia contro gli avversari si vuole che abbia tutti i vantaggi tecnici possibili e un aspetto iconico.
Per questo motivo le discipline sportive competitive catalizzano inevitabilmente attività di ricerca e sviluppo che sfociano nel brevetto e maggiore è il successo riscosso su un campo, maggiore sarà la fama acquisita dall’azienda responsabile per l’equipaggiamento dei vincitori.
Tra tutti gli sport, uno fra tutti spicca per numero di brevetti: il golf.
Dal 1976 sono stati concessi dal solo USPTO (US Patent and Trademark Office) oltre 22mila brevetti riguardanti il golf, più del doppio rispetto ad altri dieci sport combinati e più del decuplo del secondo classificato, il baseball.
Come è possibile che sia stato raggiunto un numero così elevato?
Una spiegazione potrebbe essere legata al fatto che esistono quattro diverse categorie di mazze (più le ibride) e un giocatore può portarne fino a un massimo di quattordici durante una partita, cosa che aumenta complessivamente il numero di elementi brevettabili per giocatore rispetto agli sport nei quali il giocatore utilizza un singolo strumento, come ad esempio il baseball oppure il tennis.
Contemporaneamente, l’ampio spettro di elementi brevettabili offre ai singoli brand molti aspetti su cui lavorare per essere riconoscibili dal pubblico tanto per le prestazioni tecniche quanto per l’aspetto, al punto che una singola mazza può nascere dall’incontro di un numero sorprendente di brevetti; ad esempio, la famosa linea di Driver Big Bertha della Callaway è tutelata negli USA da ben 18 brevetti, 7 dei quali hanno per oggetto le soluzioni tecniche e 11 il design.
I differenti brand, poi, competono ferocemente per conquistare il pubblico, sia quello di appassionati, sia (e soprattutto) quello di professionisti, proponendo elementi esclusivi e distintivi che sono inimitabili grazie proprio alla tutela del brand.
Per esempio, Callaway, il produttore della già citata linea Driver Big Bertha, detiene da solo circa 1.200 brevetti negli USA e deposita, in media, circa 100 domande all’anno.
Ma l’innovazione non si ferma alle mazze: al numero di brevetti concessi per questo sport contribuiscono anche una vasta gamma di accessori più o meno utili quali ad esempio le palline, i capi d’abbigliamento, le calzature, le sacche e i carrelli.
Per un’azienda, un ampio portafoglio di brevetti si traduce in un importante vantaggio competitivo, che però può essere mantenuto solo prestando grande cura alla redazione della domanda di registrazione (poiché da ciò dipendono i confini di ciò che effettivamente tutelato) e alla difesa del brevetto da contestazioni e usi impropri.