Telefoni, trivelle e rasoi: quei brevetti che hanno dato il via a imprese miliardarie
La storia dell’umanità è costellata di menti brillanti che con le loro intuizioni, la loro creatività e la loro dedizione hanno permesso il progresso della nostra società e costruito il mondo in cui noi tutti oggi viviamo. L’importanza dell’innovazione ha trovato un riconoscimento formale fin dal quindicesimo secolo in Italia e in Inghilterra, con la concessione di diritti d’uso esclusivi per le invenzioni più rivoluzionarie che hanno gettato le basi per il concetto di ‘brevetto’, che è andato via via ad affinarsi dando vita al moderno sistema di protezione della proprietà intellettuale.
Oggi le grandi aziende, e in particolare quelle più tecnologiche, si sfidano tra loro all’ultimo brevetto, cercando sempre di superare i propri competitor con innovazioni mai pensate fino a quel momento per riuscire a conquistare la leadership di mercato. Tuttavia, già in passato i brevetti più rivoluzionari potevano dare vita a veri e propri imperi finanziari per chi aveva la lungimiranza di proteggere la propria invenzione e l’attitudine a capitalizzarla.
L’esempio più famoso è quello del telefono, che da molti è considerato il brevetto più prezioso della storia che evidenzia non solo quanto valore può generare un’idea, ma anche l’importanza di tutelarla adeguatamente. Al netto, la creazione del telefono è formalmente accreditata ad Antonio Meucci, che già nel 1854 aveva costruito il prototipo di un apparecchio analogo al telefono, ma l’inventore italiano, pur riuscendo inizialmente a brevettare l’idea, fu incapace di sostenere i costi necessari per il suo rinnovo. Subentra quindi Alexander Graham Bell, a cui nel marzo 1876 fu concesso il brevetto americano numero US174465: si sospetta che Bell avesse copiato il progetto di Meucci, ma la causa intentata da quest’ultimo risultò in un nulla di fatto, poiché il giudice decretò che le differenze tra i due apparecchi (uno elettrico e l’altro meccanico) erano sufficienti per rendere distinta l’invenzione di Bell. Un aspetto importante da sottolineare in questa storia è che Bell non ha solo sviluppato un’invenzione, ma anche un modello di business: ha trovato una soluzione a un problema concreto, ovvero la scalabilità della comunicazione via telegrafo, e nell’arco di un anno dal brevetto ha fondato assieme ad altri sei azionisti una società, Bell Telephone Company, e creato un monopolio che è continuato sotto il nome AT&T (che ha acquisito la BTC nel 1899) fino al 1982.
Un altro brevetto storico risale al 1909: si tratta del US930758, un’innovativa testa per le trivelle per le perforazioni. Questo sistema a doppio cono venne introdotto in un settore che da oltre 50 anni non vedeva significative innovazioni e lo ha subito rivoluzionato, dimostrandosi capace di perforare terreni considerati fino a quel momento inespugnabili. Similmente a quanto successo con Bell, Hughes ha fin da subito capitalizzato il suo brevetto, fondando con il suo partner Sharp la Sharp-Hughes Tool Company, poi ereditata dal figlio di Hughes che è stato per gran parte del ventesimo secolo uno degli uomini più ricchi del pianeta; ancora oggi, i sistemi di trivellazione moderni si basano sui principi introdotti con questo brevetto.
Sempre agli inizi del ventesimo secolo balza all’onore della cronaca un nome che ancora oggi è ben noto anche all’uomo della strada, ovvero King Gillette: a lui dobbiamo il brevetto US775134 su cui si fondano i moderni rasoi con lama usa e getta. L’invenzione di Gillette offriva un’alternativa ai classici rasoi da barba che richiedevano una fastidiosa e costosa manutenzione del filo della lama; la forza della sua invenzione stava nell’economicità del processo di realizzazione, che permise a Gillette e alla sua neonata impresa Gillette Safety Razor Co. di vendere questo prodotto innovativo a un prezzo altamente concorrenziale e accessibile, dilagando in tutti gli Stati Uniti grazie a una campagna pubblicitaria aggressiva e un rivoluzionario modello distributivo. Gillette difese strenuamente la sua invenzione, rimanendo per due decadi l’unico nome associato ai rasoi usa e getta: quando nel 1924 scadde il brevetto, l’azienda aveva acquisito sufficiente notorietà di brand per mantenere la sua leadership.