Il valore delle proprietà intellettuali per le piccole imprese
Tipicamente, una grande azienda possiede un ampio portafoglio di proprietà intellettuali, tra marchi, brevetti e diritti d’autore: in questo modo riesce a proteggere la propria identità, i propri prodotti e i propri servizi, scoraggiare la concorrenza e creare nuove fonti di reddito.
Molti considerano il possesso di numerose proprietà intellettuali come una conseguenza della disponibilità di risorse di un’impresa di grandi dimensioni: sono infatti in possesso del capitale e del personale per gestire efficacemente le pratiche di deposito, le opposizioni, le tasse di rinnovo e la tutela dei marchi e dei brevetti, e quindi è naturale che lo facciano.
Tuttavia, si può guardare la questione da un’altra prospettiva: un’impresa è diventata grande proprio perché nel tempo ha curato il suo portafoglio di proprietà intellettuali, dandole il vantaggio necessario a crescere e affermarsi sul mercato.
Investire in proprietà intellettuali aiuta le aziende a gestire il proprio know-how tecnologico, aumentando la consapevolezza di dove esattamente risieda tale conoscenza all’interno dell’azienda stessa e di come proteggerla: ad esempio, si può evitare che parti importanti del know-how aziendale vadano perse con le dimissioni di dipendenti chiave.
La registrazione di loghi, progetti e opere originali come proprietà intellettuali tutelate non è quindi prerogativa delle grandi imprese; anzi, per certi versi è più importante per le piccole imprese!
Le proprietà intellettuali di un’azienda possono essere tutelate con diversi strumenti:
- I brevetti proteggono le innovazioni tecniche (brevetti per invenzione) e l’aspetto dei prodotti (brevetti di design);
- I marchi proteggono segni distintivi con cui si può identificare l’azienda e i suoi prodotti/servizi, come nomi, loghi, slogan e jingle;
- I diritti d’autore proteggono le opere creative, che spaziano dai film e libri alle immagini e design di siti internet.
Il possesso di uno di questi strumenti garantisce il diritto d’uso esclusivo sull’elemento oggetto della tutela, che diventano elementi d’unicità attorno a cui la piccola impresa può costruire la sua identità e la sua offerta, e ottenere un vantaggio competitivo.
Lo strumento più adatto a sostenere la crescita dell’impresa dipende strettamente dall’ambito in cui opera.
Generalmente quello che trova più ampio impiego è il marchio, perché permette di farsi riconoscere dal proprio pubblico e pressoché ogni azienda ne ha bisogno; c’è anche da osservare che agli occhi delle normative, anche il nome di dominio di un sito internet rientra nella disciplina del marchio, che è un altro elemento che non deve mancare a un business.
Brevetti e diritti d’autore sono invece più soggetti al settore di riferimento dell’impresa, ma se si è riusciti a creare un’opera d’ingegno o creativa mai vista prima è fondamentale acquisirne la proprietà intellettuale: anche se poi non verrà utilizzata dall’azienda proprietaria, potrà essere ceduta (temporaneamente o permanentemente) ad altri business dietro compenso.