Perché affidarsi a un consulente per la protezione della proprietà intellettuale?
La registrazione di una proprietà intellettuale, come un marchio o un brevetto, è un processo che richiede tempo e denaro per essere avviato e non è detto che vada a buon fine: similitudini con PI precedentemente registrate possono comportare il rifiuto della domanda oppure i termini con cui è stata presentata rendono i diritti ottenuti troppo ristretti o specifici.
Il percorso per ottenere i diritti per proteggere una proprietà intellettuale non è quindi né breve, né facile, ma allora perché si sceglie di intraprenderlo?
Secondo uno studio del 2019 condotto dall’Ufficio Brevetti Europeo (EPO) e dall’Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale (EUIPO), le piccole e medie imprese che hanno depositato almeno un diritto di proprietà intellettuale hanno il 21% di probabilità in più di crescita elevata in seguito rispetto ad aziende simili che non ne detengono alcuno.
Il vantaggio di registrare una proprietà intellettuale è evidente, ma come superare le difficoltà legate a questo processo?
Secondo il Rapporto Hoisl-Wagner del 2013, il 99% delle domande sottoposte all’EPO sono state presentate attraverso la mediazione di un professionista, che ha quindi messo a disposizione la sua competenza per la preparazione della documentazione richiesta e per tutti gli altri aspetti connessi a questo processo.
Chiaramente rivolgersi a un professionista in materia di proprietà intellettuale comporta dei costi e quindi viene spontaneo domandarsi se il gioco valga la candela.
Sempre secondo il Rapporto Hoisl-Wagner, i titolari non rappresentati da un consulente in proprietà intellettuale hanno molte più probabilità di perdere i diritti semplicemente non riuscendo a comprendere la procedura, la necessità di rispondere tempestivamente all’EPO o le scadenze dei pagamenti per il rinnovo del deposito.
Per contro, l’assistenza di un consulente esperto in materia di proprietà intellettuale aumenta le probabilità di:
- Portare a termine il processo di deposito;
- Completare il processo in modo più rapido ed efficiente;
- Superare le obiezioni degli esaminatori;
- Avere diritti efficaci per i propri scopi.
In questo caso è vero che si paga in un rappresentante, ma si garantisce che gli sforzi fatti per ottenere la protezione della proprietà intellettuale abbiano maggiori probabilità di successo, evitando sprechi di tempo e denaro che una PMI o una startup non si possono permettere.
Inoltre, un consulente specializzato in materia di proprietà intellettuale porta valori aggiunti che rafforzano la tutela dei propri diritti e aiutano la crescita dell’impresa quali:
- L’identificazione dei diritti di proprietà intellettuale che potenzialmente esistono e possono essere protetti;
- La familiarità con un’ampia gamma di tecnologie;
- La capacità di descrivere e definire chiaramente l’innovazione;
- L’abilità nel redigere la domanda di PI con ampiezza adeguata a garantire la migliore protezione;
- La comprensione del ruolo della PI per differenziare l’innovazione ed estrapolare potenziali usi futuri;
- La descrizione dell’innovazione in un modo facilmente comprensibile;
- La comprensione della necessità di equilibrio tra la protezione legale dell’innovazione e l’interesse pubblico dello sviluppo economico;
- Il bilanciamento delle esigenze di base del sistema della PI con l’ottenimento della protezione a cui ha diritto l’innovatore;
- La capacità di anticipare obiezioni e violazioni in altri stati e regioni;
- La capacità di evitare i diritti di proprietà intellettuale detenuti da altri.
Riassumendo, acquisire i servizi di un consulente specializzato in proprietà intellettuale è da considerarsi un investimento che previene perdite, aumenta le possibilità di successo della procedura di deposito e porta valore aggiunto per valorizzare la propria capacità di innovazione.