Brevetto unitario e tribunale unificato dei brevetti presto operativi
Lo scorso 26 novembre il parlamento tedesco ha votato in favore della ratifica dell’accordo sul Tribunale Unificato dei Brevetti (UPC). Si tratta, di fatto, dell’ultimo passaggio necessario per rendere operativi sia il brevetto unitario sia l’UPC, che dovrebbero quindi ragionevolmente entrare in funzione entro la prima metà del 2022.
Il brevetto unitario avrà effetto in 25 degli attuali 27 stati membri dell’UE, vale a dire, in tutti gli stati membri dell’UE tranne Spagna e Polonia, le quali potranno tuttavia aderire in qualsiasi momento. Non avrà ovviamente effetto nel Regno Unito.
Il brevetto unitario sarà concesso dall’EPO in base alle disposizioni della convenzione sul brevetto europeo (EPC); al quale, dopo la concessione, verrà dato effetto unitario per il territorio dei 25 stati aderenti, su richiesta del titolare. In pratica, la richiesta di brevetto unitario dovrà essere depositata presso l’EPO entro 1 mese dalla concessione del brevetto europeo; una volta entrato in vigore, esso potrà essere richiesto anche sulla base di domande di brevetto europeo attualmente pendenti.
Dopo la concessione del brevetto unitario, nessuna ulteriore traduzione sarà necessaria: il brevetto unitario fornirà infatti una tutela giuridica nei 25 stati membri della UE nella lingua della procedura presso l’EPO.
Il brevetto unitario coesisterà con i brevetti nazionali e con il classico brevetto europeo, con il quale condividerà la base giuridica e la procedura di concessione e da cui si differenzierà solo per la fase successiva alla concessione. I richiedenti di una domanda di brevetto europeo avranno quindi la possibilità di ottenere una tutela brevettuale:
- nei suddetti 25 stati membri dell’UE richiedendo il brevetto unitario oppure sulla base della tradizionale procedura del brevetto europeo,
- in Spagna, Polonia e nei restanti paesi extra comunitari aderenti all’EPC, quali ad esempio Svizzera e Regno Unito, unicamente sulla base della tradizionale procedura del brevetto europeo.
Nel sistema del brevetto unitario, l’EPO sarà anche responsabile della gestione centralizzata del brevetto, riscuotendo le tasse annuali di mantenimento e ridistribuendo le stesse agli stati aderenti.
Il fatto che il brevetto unitario sia trattato come un unico brevetto, non richiedendo più di essere convalidato ed amministrato a livello nazionale, porterà risparmi sostanziali sia in termini di tempi sia di costi.
Quanto all’UPC, esso avrà esclusiva giurisdizione in materia di azioni di contraffazione di brevetti europei e unitari e di certificati di protezione complementare, di azioni declaratorie di non contraffazione di brevetti europei e unitari, di azioni revocatorie di brevetti europei e unitari, di azioni declaratorie di nullità di certificati di protezione complementare e di procedimenti cautelari.
Il tribunale di primo grado avrà sedi centrali a Monaco e Parigi, mentre una terza sede è ancora da assegnare a seguito dell’uscita del Regno Unito dalla UE. L’Italia ha ufficialmente candidato Milano per la terza sede del tribunale, che si occuperà sostanzialmente dei brevetti in campo chimico e farmaceutico. La Corte di Appello sarà in Lussemburgo.
Nuovi aggiornamenti seguiranno al più presto, sia per quanto riguarda il brevetto unitario sia per l’UPC. Nel frattempo, qualora necessitaste di ulteriori informazioni, non esitate a contattarci scrivendo a: info@dragotti.com