Difendere il proprio marchio italiano registrato: l’opposizione amministrativa
Il marchio registrato è, fra i beni immateriali, uno degli asset più importanti per un’impresa.
Quando un’impresa sceglie e registra un marchio per la propria identità sociale o per un proprio prodotto/servizio, compie un vero e proprio investimento per costruire e valorizzare un rapporto di fiducia e di fidelizzazione con il consumatore (il che è fondamentale per un business di successo).
Al fine quindi di difendere il consistente valore del rapporto fiduciario creato nel tempo dal marchio, è bene che il titolare del marchio si attivi e si impegni nel tutelarlo dagli usi impropri di terzi, nonché dai tentativi da parte di terzi di imitarne e/o riprenderne i caratteri distintivi.
L’inerzia infatti, in una situazione di pericolo per il marchio, rischia concretamente di creare gravi danni incrinando -a volte irreparabilmente- il credito di fiducia che con tanto investimento è stato creato nel mercato.
Si immagini infatti cosa potrebbe accadere se, ad esempio, un terzo ottenesse una registrazione di marchio simile e l’utilizzasse per prodotti o servizi di qualità infima: vi sarebbe il concreto rischio che il consumatore perda interesse e fiducia anche per il marchio anteriore, mandando in frantumi quanto costruito dalla prima impresa.
Fondamentale è quindi la tempestività dell’intervento nella tutela di un marchio registrato, per evitare che i danni potenziali dovuti alle attività ostili dei terzi divengano concreti ed irreparabili.
Il titolare di un marchio registrato (nonché di una domanda di marchio depositata) può intervenire in difesa del proprio buon diritto sia nella fase di opposizione amministrativa alla domanda di marchio successiva, oppure eventualmente contro il marchio registrato successivo.
Per quanto concerne la disciplina dei marchi registrati italiani, il periodo di opponibilità di una domanda di marchio è disposto nei tre mesi successivi alla pubblicazione di detta domanda nel bollettino marchi dell’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi.
Il titolare di un marchio registrato anteriore (nonché di una domanda di marchio depositata) può dunque, nel periodo di opponibilità, agire sulla base di detto marchio (ed altri identici/simili in proprio nome) depositando un’opposizione dinanzi all’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM) chiedendo che la domanda di marchio successiva venga rifiutata.
La procedura di opposizione ad una domanda di marchio italiano prevede anche un periodo di conciliazione, prima della vera e propria fase dibattimentale, nella quale le parti possono eventualmente raggiungere un accordo transattivo.
L’opposizione amministrativa è, in Italia, uno strumento dal buon rapporto costi/benefici, utile per difendere il proprio marchio risolvendo le controversie prima che possano eventualmente sfociare in costose azioni giudiziarie.
Per poter difendere al meglio il proprio marchio l’impresa deve essere tempestiva e risoluta nella propria azione, in tal senso è quindi molto importante attivare un servizio di sorveglianza per individuare per tempo le domande depositate/pubblicate (in Italia ed in Unione Europea aventi efficacia in Italia) simili e/o identiche al proprio marchio.
Attualmente, come detto, l’ulteriore misura esperibile dal titolare del marchio registrato anteriore è il ricorso alla magistratura ordinaria, opportunamente precedendo la propria azione con un tentativo di risoluzione stragiudiziale della controversia.
L’azione giudiziaria, pur richiedendo tempi e costi di rilievo, offre un ampio spettro di rimedi e possibilità di tutela, ed è sovente da considerarsi utile qualora si ritenga di dover rivendicare concreti danni arrecati dalla condotta del titolare del marchio successivo (nessuna condanna per danni è infatti comminata nel quadro di un’opposizione amministrativa).
La tutela tempestiva ed efficace del portfolio marchi di un’impresa trae beneficio da un puntuale servizio di sorveglianza delle domande di marchio depositate/registrate, che permette al titolare del marchio di essere messo nelle condizioni di valutare ed agire per tempo contro le possibili minacce alla distintività dei propri diritti di marchio.